Skenderbeu – Perché visitare Lezha e la tomba dell’eroe?

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  • 05.02.2021 ·
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Skënderbeu, il nostro eroe nazionale, non è solo il principale protagonista della storia dell’Albania, ma anche il simbolo principale della nostra coscienza nazionale. Ecco perché almeno una volta dovreste venire a visitare Lezha.

Forse Lezha non è la prima città a cui si pensa quando si dice Albania. Tuttavia, la città è deliziosa con le sue spiagge mozzafiato della costa meridionale. Eppure, Lezha (Alessio, in italiano), se scoperta con calma, è in grado di offrire numerose e piacevoli delizie culturali e gastronomiche. E dista solo un’ora da Tirana. Ah, vi ho detto che potete anche visitare la tomba di Gjergj Kastriot Skënderbeu, o almeno ciò che ne è rimasto.

Skënderbeu e la città di Lezha come attrazione turistica

Nonostante sia un’importante città storica dell’Albania, non è ancora una destinazione turistica popolare. Nel 1444 il condottiero albanese Skënderbeu riunì qui i principi albanesi nella cosiddetta “Lidhja e Lezhës” per contrastare l’avanzata turca.

Il viaggio alla scoperta di Lezha inizia proprio dal “Mausoleumi i Skëndërbeut”. Si trova al centro dei resti dell’ex cattedrale di San Nicola. Si tratta di un’area importante dal punto di vista archeologico. Purtroppo, la tomba di Skënderbeu, prima della costruzione del memoriale, ha subito nel corso dei secoli, soprattutto saccheggi e vandalismi.

Il mausoleo fu inaugurato il 23 novembre 1981. È stato progettato appositamente dallo scultore Odhise Paskali e dall’architetto Latif Lazimi. Se avete in programma una visita qui, fate attenzione perché il memoriale non è sempre aperto al pubblico.

Cosa vedere a Lezha?

Una passeggiata in città porta al laboratorio Artistike Zadrima, una delle realtà artigianali più rinomate dell’Albania. Vi si trovano splendidi tessuti per case e ristoranti, articoli per la celebrazione di riti sacri e accessori personali, prodotti al telaio. Il centro è stato inaugurato nel 2006, ma dal 1993 opera nel villaggio di Blinisht.

Tra i primi a credere nelle capacità della sarta fu il missionario italiano don Antonio Sciarra. Insieme alla Missione cattolica in Albania, ha sostenuto il centro. Invitarono anche altre donne dei villaggi vicini a unirsi alla causa. Dopo poco tempo, il laboratorio divenne completamente autosufficiente. A causa dell’aumento della clientela, nel 2006 il laboratorio è stato trasferito nella città di Lezha. Oggi è il luogo ideale non solo per acquistare e portare a casa prodotti tipici e originali albanesi, ma anche per ammirare e vivere una preziosa tradizione.

Il castello di Lezha

Lezha è custode di un meraviglioso maniero, il Castello di Lezha, situato in cima alla città, in una posizione strategica, da cui si può ammirare una vista incomparabile sul Mare Adriatico. L’area del castello si è sviluppata a partire dal V secolo a.C., il suo antico nome è Lissus.

Il periodo di massimo splendore si ebbe poco prima dell’Impero bizantino, quando il castello era governato dalle famiglie Progon e Tanush, parte del clan Dukagjini. Nel 1393 i Veneziani occuparono la fortezza e, successivamente, nel 1478 il castello fu conquistato dagli Ottomani. Nel 1729 un forte terremoto indusse gli abitanti ad abbandonare il castello. Oggi l’area archeologica conserva ancora resti di mura, torri difensive e dell’acropoli. Vi si trova anche un’antica chiesa, che durante l’occupazione ottomana fu trasformata in moschea. Il costo dell’ingresso è di 100 lekë e, poco prima dell’ingresso, troverete un parcheggio gratuito dove lasciare la vostra auto.

Il villaggio di Fishtë

Non possiamo dire di essere andati a Lezha senza aver fatto una sosta a Fishtë. In questo villaggio si trova il ristorante Mrizi i Zanave. L’agriturismo-ristorante, fondato dai fratelli Altin e Anton Prenga. I fratelli, dopo aver vissuto per anni in Italia, hanno deciso di tornare in Albania. Hanno aperto la loro attività, realizzando così il sogno di una vita. È il luogo perfetto per trascorrere qualche ora immersi nella natura. Si può giocare nei campi o ammirare molti degli animali allevati nella fattoria.

Il motto di Mrizi i Zanave è: “Pensa globalmente, mangia localmente!”. Il menu comprende solo prodotti locali. Coltivati da agricoltori locali o negli orti della stessa fattoria. Dai vini tipici della terra albanese, come il prestigioso vitigno autoctono Kallmet – ai formaggi di capra, al burek con spinaci o zucche e tante altre delizie gastronomiche. Chi vuole coccolarsi ancora di più può pernottare. L’antica casa di famiglia offre quattro splendide camere arredate in legno e pietra. Al risveglio, la vista sui vigneti lascia senza parole.